Tottenham, finalista di Champions League senza mercato: l’ultimo colpo fu Lucas Moura





“Impossibile spiegare come mi sento, questo è indubbiamente il miglior momento della mia carriera”. Chi parla è Lucas Moura, protagonista assoluto del Tottenham finalista in Champions League: ribaltato l’1-0 incassato a Londra e soprattutto il provvisorio 2-0 per l’Ajax, gli Spurs hanno centrato al minuto 95 il clamoroso 3-2 che vale l’epilogo al Wanda Metropolitano. Prima storica finalissima in Champions per il club inglese, società vittoriosa due volte in Coppa Uefa (1972 e 1984) e in precedenza trionfante in Coppa delle Coppe (1963). E per la seconda volta nelle competizione l’incrocio che vale il trofeo metterà di fronte due squadre inglesi con un possibile en-plein in Europa League: altro che Brexit, verrebbe da dire. Merito di Klopp e del suo Liverpool così come del Tottenham targato Pochettino: ad accomunare i due allenatori c’è il ricorso ai propri fedelissimi in campo, sebbene a risolvere le semifinali di ritorno siano stati tre eroi che non ti aspetti: Origi e Wijnaldum da una parte, Lucas Moura dall’altra: 8 i gol totali nella rassegna realizzati dall’attaccante brasiliano, tre nella magica notte di Amsterdam che spedisce gli Spurs a Madrid.

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Pubblicato il: 17 Maggio 2019

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