L’introduzione delle Squadre B si scontra con la realtà degli stadi minori e dei parametri minimi per le leghe professionistiche.La volontà di introdurre le Squadre B (o “seconde squadre”) già dalla prossima stagione 2018/2019, è stata accolta da una serie di analisi e dibattiti sull’utilità e sull’efficacia rispetto al tema principale: quello della crescita dei giovani talenti italiani. L’inserimento di queste nuove realtà nell’attuale Serie C, inoltre, è ancora tutta da valutare, per quanto riguarda promozioni, retrocessioni ed effettivo beneficio che se ne potrebbe trarre.Si è parlato meno, invece, dell’aspetto logistico di questa decisione. Dove giocheranno le seconde squadre? Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro, è stato categorico: «Senza stadio non ci si potrà iscrivere. E le seconde squadre dovranno giocare a casa propria, non altrove».Non si può far finta, però, che il problema sia evidente – e che ridurlo a un semplice “avanti il prossimo” sia completamente inutile, se l’obiettivo è davvero di avere le seconde squadre come realtà effettiva.Le nuove Squadre B giocheranno nell’attuale campionato di Serie C e lo stadio in cui giocheranno dovrà rispondere ai parametri strutturali della Serie C.→ Qui il Comunicato Ufficiale riguardante l’iscrizione delle Seconde Squadre, dove si legge: “disporre di un impianto sportivo, ubicato nella regione in cui hanno sede, che soddisfi tutti i requisiti infrastrutturali previsti dalle Licenze Nazionali per l’iscrizione al Campionato Serie C 2018/2019”.Dalla stagione in corso, 2017/2018, gli stadi di Serie C devono avere un campo da gioco omologato a categoria UEFA 2
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