Portrait of a Halberdier (Francesco Guardi?); Pontormo (Jacopo Carucci) (Italian (Florentine), 1494 – 1557); Italy; 1528 – 1530; Oil (or oil and tempera) on panel transferred to canvas; 95.3 × 73 cm (37 1/2 × 28 3/4 in.); 89.PA.49 “Incontri miracolosi – Pontormo dal disegno alla pittura” Firenze, Palazzo Pitti, Sala delle Nicchie 8 maggio – 29 luglio IL RITORNO DELL’ALABARDIERE DOPO QUASI TRENT’ANNI È L’OCCASIONE PER UNA MOSTRA DEDICATA AL PONTORMO Insomma, chi era l’Alabardiere? Il magnifico ritratto eseguito da Pontormo, oggi conservato al Getty Museum di Los Angeles (che lo acquistò nel 1989 alla più che considerevole cifra di 32,5 milioni di dollari), ritrova la strada per Firenze dopo quasi 30 anni in occasione della mostra Incontri miracolosi: Pontormo dal disegno alla pittura, curata da Bruce Edelstein e che da oggi e fino al 29 luglio è ospitata nella Sala delle Nicchie di Palazzo Pitti. Da molti anni si disquisisce intorno a chi sia stato il bel giovane, elegantemente vestito, con il capo coperto da una berretta rossa ornata di una spilla d’oro, armato di alabarda e con la spada nel fodero sul fianco sinistro. Come ormai sembrano concordare tutti o quasi gli storici dell’arte, dovrebbe trattarsi di Francesco Guardi, giovanissimo soldato della Repubblica Fiorentina durante l’assedio di Firenze, che lo stesso Vasari indicò come il soggetto di un ritratto di Pontormo. Eppure dei dubbi sussistono ancora, visto che nella didascalia della foto nel catalogo edito da Giunti appare un bel punto interrogativo. Qualcuno infatti avanza ancora l’ipotesi, già molto condivisa nel corso degli anni, che possa invece trattarsi del giovane Cosimo de’ Medici, figlio di Giovanni delle Bande Nere, anche lui d’altronde segnalato dal Vasari come soggetto di un ritratto del Pontormo
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