Maximiliano Lovera, il Napoli pronto a chiudere





NAPOLI – Il futuro è (pure) adesso, in questo tour in giro per il Mondo a cercare talenti, in questo viaggio massacrante tra l’Europa e il Sud America per scovare la meglio gioventù, in quest’Idea che resta e rappresenta la fonte dei propri sogni: da Napoli a Buenos Aires, o giù di lì, è niente: è un volo con la fantasia, è un richiamo della coscienza, è empatia allo stato puro, è tutto ciò che si sa, ch’è stato scritto nella Storia e che resta lì, nella memoria: e poi è attrazione fatale, una scintilla che scatena immediatamente gli amorosi sensi calcistici e trascina in un gorgo d’emozioni. Ritiro Napoli: l’arrivo degli azzurri a Dimaro Maximiliano Lovera, blitz del Napoli Dev’essere andata così, quando gli “inviati speciali” del Napoli sono atterrati in Argentina, sono andati a guardare un po’ di partite – su precise indicazioni – e hanno scovato nel Rosario Central , il club della città in cui è nato Messi , un diavoletto che si chiama Maximiliano Lovera , venti anni appena compiuti, una trentina di presenze complessive e una evoluzione che l’ha trasformato da attaccante classico di destra , un’ala come si diceva una volta, in un jolly capace di fare varie cose, non soltanto stupire, come puntualmente gli è riuscito in Coppa Libertadores . Il Napoli ha una Filosofia, non ne è mai uscito, l’ha sostenuta, l’ha esaltata attraverso i trenta milioni di investimento dell’estate scorsa per Fabian Ruiz, divenuto in dodici mesi un top player, e ora la insegue ancora, silenziosamente e nell’ombra, cercando di arrivare prima con lo sguardo dove gli altri non arrivano.

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Pubblicato il: 6 Luglio 2019

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