L’invenzione della tradizione nel turismo responsabile





Chi è amante del viaggio lento avrà avuto occasione di notare che ultimamente in Italia è possibile trovare in vendita intere collane dedicate al turismo a piedi o in bicicletta: sono guide che forniscono una serie di consigli pratici su come affrontare il viaggio, organizzano le tappe secondo uno schema predefinito, contengono le relative carte con il tracciato del percorso da seguire e informazioni di natura storico-culturale. Esistono guide per percorsi di fama mondiale come il cammino di Santiago de Compostela o la Via Francigena, ma anche per tratte meno conosciute e meno trafficate. Di recente ho avuto l’occasione di conoscere, usandola per organizzare un viaggio, una di queste ultime, una guida che a cominciare dal titolo si presenta con un nome molto retorico e poco convincente: Con le ali ai piedi, della camminatrice pellegrina Angela Maria Seracchioli, 2011, edizioni Terre di mezzo. Il percorso si propone di accompagnare il viaggiatore, come da sottotitolo «nei luoghi di San Francesco e dell’Arcangelo Michele», per circa 500 km dal Lazio fino in Puglia. Prima di recensire e commentare il percorso, una premessa è fondamentale: il motivo per cui sono a favore del viaggio lento è che lo ritengo carico di un senso profondamente politico.

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Pubblicato il: 20 Agosto 2016

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