Si chiama Multiversum ed è una tecnologia blockchain di quarta generazione inventata da un gruppo di sviluppatori e creativi italiani con base in Bielorussia e attualmente alla ricerca di capitali tramite una Ico (initial coin offering). La raccolta pare ben impostata, visto che nella fase di pre-marketing iniziata lo scorso marzo l’Ico ha già incassato 9 milioni di dollari dagli investitori internazionali, che in cambio hanno ricevuto token MTV con cui potranno pagare i servizi offerti da Multiversum (scarica qui il comunicato stampa). L’obiettivo finale della raccolta di Multiversum, fissata per il prossimo 10 giugno, è molto ambizioso: quota 35 milioni di dollari di hard cap (abbassato dai 65 milioni iniziali, si veda qui il comunicato stampa di marzo). Le Ico a differenza delle più note ipo di borsa, possono essere strutturate non per raccogliere capitali a fronte di quote azionarie delle società che le lanciano, ma a fronte di quantità di moneta virtuale (cosiddetti token) che può essere spesa per acquistare i servizi offerti dalla società. In sostanza si tratta di una sorta di prevendita dei servizi, con il vantaggio che la criptovaluta non spesa, può essere scambiata sugli exchange sui quali è negoziata e quindi ricambiata in valuta reale. Come spiegato nel White Paper dell’Ico, l’idea dei fondatori Andrea Taini (Technology), Michele Roscelli (Infrastructure & Integration), Matteo Monti (Social Media & Marketing) e Matteo Peterlini (Art Director), è sviluppare una blockchain che, a differenza di quelle attive sinora, passerà dal poter gestire un solo tipo di dati in modo lineare a più tipologie di dati, relazionati tra loro tramite identificativo, in una struttura multidimensionale
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