Forse dovrei scrivere dell’esonero di Di Francesco (a questo punto inevitabile) e del ritorno a Roma di Claudio Ranieri: dell’unico Eusebio caduto in disgrazia in Portogallo, un curioso paradosso, e del Normalizzatore che fresco di esonero a Fulham ma anche autore del più bel miracolo calcistico del Millennio, il Leicester campione della Premier, si ritrova a 68 anni non ancora compiuti – per Mou ne aveva 70 nel 2010 – traghettatore della squadra del cuore e del destino. Ranieri e la Roma: una lunga storia d’amore Ma non lo faccio: lascio cronaca, malinconie, perplessità, turbolenze emotive, divisioni e valutazioni a colleghi più attenti e al campo che non tradisce. Mi soffermo più volentieri su ciò che mi ha colpito del post-eliminazione, ovvero lo scontro verbale tra alcuni tifosi della Roma e il responsabile tecnico Monchi. Lo faccio perché per un attimo ho provato a immedesimarmi nel ds spagnolo, essendo come lui egotico, permaloso e talvolta per fino arrogante (sinceramente mi scuso)
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