Un dato emerso a Bergamo in Coppa, indizio divenuto allarme in campionato contro il Parma. Non è un caso che i tifosi bianconeri, interpellati sull’argomento, non abbiano avuto dubbi: è stato Giorgio Chiellini l’uomo più determinante nelle ultime uscite della Juventus, lui più della superstar Cristiano Ronaldo. Già, perché 6 gol incassati in 143 minuti nell’arco di 4 giorni non si registravano dall’ottobre 2013, quando in panchina sedeva Antonio Conte travolto prima a Firenze da Pepito Rossi e poi piegato dal Real al Bernabeu. Inevitabilmente sul banco degli imputati finiscono le alternative di una BBC obbligata ai box: male De Sciglio schierato da centrale, Rugani meglio in versione goleador, rimandato il ritrovato Caceres in un gruppo che ha salutato Benatia destinazione Qatar. Ecco quindi che i campioni d’Italia si riscoprono vulnerabili proprio nel cuore di un reparto celebrato nell’epoca d’oro, bunker orfano dei suoi tre leader. Il 37enne Barzagli è out da tre mesi, Bonucci è invece uscito prima dell’intervallo contro la Lazio lasciando spazio all’amico Chiellini.
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