NEW YORK – Contro il Benfica sarà partita più vera rispetto all’esordio contro il Bayern, se non altro perché la Juve ha due giorni di allenamento in più nelle gambe e il ricordo di ciò che ha funzionato – e anche di ciò che non ha funzionato – nel successo ottenuto mercoledì a Philadelphia (2-0 firmato Favilli) al debutto nella International Champions Cup. L’idea di partenza è sempre quella di un 4-3- 3 fluido, che con un cenno di Allegri e il movimento di una o due pedine diventa 4-4-2 o 4-5-1, perché come dice il tecnico bianconero «dipende dai momenti». E quando Cancelo avrà conosciuto meglio i compagni di gioco e potrà cominciare a fare il terzino si potrà parlare anche delle varianti tattiche della difesa a tre. Ieri la Juve si è allenata con la morsa del caldo e sotto lo sguardo di una cinquantina di tifosi arrivati per ammirare i giocatori da due passi
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