CINA-Jilin: uomo muore dopo anni di prigionia e di torture per la sua fede





Il 21 gennaio 2016 un residente della contea di Jingyu è morto dopo anni di prigionia che hanno causato il deterioramento del suo stato di salute. Nella foto il signor Zhou Il quarantanovenne Zhou Jian ha trascorso un totale di otto anni tra campi di lavoro forzato e prigioni per aver rifiutato di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese. Durante ciascuna delle sue incarcerazioni è stato brutalmente torturato ed ha subito gravi lesioni. Mentre stava scontando due anni e mezzo di detenzione nel campo di lavoro forzato di Chaoyanggou è stato brutalmente picchiato con oggetti di ogni tipo, tra cui una cintura, un manico d’ascia, una zappa, un’asse di bambù, una mazza di gomma e del filo metallico. La sua testa era diventata così gonfia da far apparire il suo viso deforme. Il giorno del suo rilascio ha dovuto essere riportato a casa da suo fratello.

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Pubblicato il: 16 Agosto 2016

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